La Pornografia è Utile?

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Parliamo di un argomento scottante, la pornografia, precisando sin dall’inizio la ferma condanna verso atti di violenza di qualsiasi genere e compiuti contro chiunque e affermando l’assoluta impossibilitá di trovarne giustificazione. Qui trovi tante ragazze che amano il porno e che fanno sesso gratuitamente: 4Club

La maggior parte delle persone ha avuto l’occasione die visionare materiale pornografico almeno una volta e molti hanno un’opinione molto negativa riguardo alla sua diffusione. Alcuni addirittura pensano che l’accesso facile alla pornografia provocherebbe l’insorgere di disordini sociali, inoraggiando le persone a commettere stupri, violenze sessuali e altri crimini a sfondo sessuale. Alcuni sono disposti ad ammettere che la pornografia non è in grado di innescare direttamente in qualcuno la voglia di commettere un crimine sessuale ma comunque affermano che essa contribuisce pesantemente alla degradazione del sesso femminile. Infatti provocherebbe danno sia alle donne ritratte nelle immagini pornografiche che a quelle che non lo sono ma vengono incoraggiate a comportarsi come le prime da uomini che fanno uso di quel tipo di materiale. Molti addirittura credono fermamente che la pornografia dovrebbe essere perseguita come illegale.

Dall’altra parte, alcune persone pensano che la pornografia sia un modo di rappresentare delle fantasie che puó in effetti inibire l’attivitá sessuale e agire come un’attivitá di sostituzione per l’aggressivitá sessuale. Secondo loro, è un mezzo facilmente accessibile per soddisfare appetiti sessuali (attraverso la masturbazione) e permette di sfogare certe voglie senza commettere azioni pericolose, nocive per il prossimo o illegali. Persino alcune femministe si sono schierate a fare della pornografia dicendo che questa puó fornire potere alle donne liberandole dalle catene del moralismo sociale.

Ma ora veniamo a quello che ci dicono i dati reali riguardo al ruolo della pornografia nella societá. Nell’arco degli anni molti scienziati hanno studiato il legame tra la pornografia (considerata legale nel Primo Emendamento della costituzione degli Stati Uniti, sebbene ritenuta “oscena”) e i crimini sessuali e gli atteggiamenti nei confronti delle donne. E in ogni luogo ove queste ricerche sono state eseguite, il risultato è stato sempre lo stesso: all’aumento di disponibilitá di materiale pornografico corrisponde una diminuzione dell’incidenza dei crimini a sfondo sessuale.

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Non è affatto difficile trovare studi demoscopici su questo argomento, vista l’enorme diffusione della pornografia in tutto il mondo, soprattutto grazie a internet. Negli Stati Uniti, ad esempio, vengono prodotti circa 10000 nuove pellicole pornografiche ogni anno e il fatturato derivante dalle vendite e dall’affitto di videocassette e DVD per soli adulti ammonta ad almeno 4 miliardi di dollari all’anno. Internet poi è una fonte inesauribile, con circa 40 milioni di maggiorenni che visitano regolarmente siti web pornografici. Piú di un quarto dei “consumatori” regolari scarica materiale anche quando si trova nella postazione di lavoro. E il fenomeno non riguarda solamente gli uomini; sempre negli Stati Uniti sono milioni le donne che frequentano piú o meno regolarmente siti pornografici. Secondo il comitato di controllo di Family Safe Media, l’industria pornografica mantiene una quota di mercato superiore a quella di tutte le mie aziende produttrici di alta tecnologia, comprese Microsoft, Google, Apple, e Amazon.

Il recente studio effettuato dal professor Milton Diamond, docente del dipartimento of anatomia, biochimica e fisiologia dell’Universitá delle Hawaii e direttore Pacific Center for Sex and Society, ribadisce chiaramente questo concetto: non è stata trovata nessuna correlazione significativa tra l’esposizione alla pornografia degli uomini e la presenza di attitudine negative nei confronti delle donne.

Per esaminare gli effetti che il cosí diffuso utilizzo di pronografia puó avere sulla societá  i ricercatori si sono serviti di diversi metodi di indagine. Hanno misurato alcuni parametri in persone che avevano precedentemente sottoposto a visione di materiale pornografico, come il cambiamenti di atteggiamento o di opinione oppure hanno cercato la comparsa di specifici comportamenti particolari. Hanno interrogato e analizzato la personalitá di individui condannati per crimini sessuali e ricostruito le loro esperienze con la pornografia. Infine hanno intervistato le vittime di abusi sessuali per valutare se la pornografia potesse essere in qualche modo coinvolta nella dinamica dell’aggressione. Sorprendentemente sono molto pochi gli studi che hanno trovato una correlazione positiva, un legame tra la disponibilitá di materiale pornografico e l’insorgere di comportamenti antisociali o di crimini sessuali. Anche tra questi, nessuno comunque è riuscito a dimostrare una relazione causale tra i due fenomeni (vedere film porno produce negli uomini voglia di commettere stupri). Qui invece trovi belle maialone consenzienti: 4Club

Nonostante la disponibilitá diffusa e sempre crescente di materiali audiovisivi sessualmente espiciti, secondo le statistiche del Dipartimento nazionale di giustizia dell’FBI, l’incidenza degli episodi di stupro è diminuita notevolmente dal 1975 al 1995. Questa diminuzione è particolarmente evidente nelle fasce d’età tra 20 e 24 anni e tra 25 e 34 anni, cioè quelle che fanno maggior uso di internet. I piú noti tra questi studi nazionali sono quelli di Berl Kutchinsky, che ha preso in esame le popolazioni di Danimarca, Svezia, Germania e Stati Uniti negli anni ‘70 e ‘80. Berl ha mostrato che negli anni tra il 1964 e il 1984, mentre la quantitá di materiale pornografico disponibile aumentava progressivamente, l’incidenza delle violenze sessuali negli stati considerati è diminuita o rimasta stabile. Ricerche piú recenti hanno mostrato risultati  simili in tutte le regioni del mondo in cui sono state effettuate, includendo queste il Giappone, la Croazia, la Cina, la Polonia, la Finlandia e la Repubblica ceca. Negli Stati Uniti è stata registrata una costante diminuzione degli stupri nelle ultime due decadi. Inoltre, in quelle nazioni in cui è concesso il possesso per uso privato di pornografia infantile, è diminuita pure l’incidenza degli abusi sessuali nei confronti dei bambini. E’ interessante e significativo osservare che nessuna comunitá, negli Stati Uniti, ha mai votato un provvedimento che proibisse l’accesso a materiale pornografico da parte degli adulti. Ovviamente l’unico atteggiamento fermo comune a tutte quelle stesse comnuitá è quello di intolleranza verso qualunque tipo di materiale pornografico in cui dei minorenni sono coinvolti come partecipanti o consumatori.

In alcuni casi la polizia ha affermato di aver scoperto che un’alta percentuale di coloro che hanno commesso violenze sessuali era solita fare uso di pornografia. Questo non ha nessun senso, dal momento che, come detto in precedenza, la maggior parte degli uomini ha accesso piú o meno regolarmente a materiale pornografico. Studiando la questione piú approfonditamente è stato verificato che i detenuti condannati per altri crimini avevano visto piú pornografia degli stupratori e pure a partire da un’etá inferiore. Quello che invece è dimostrato esser legato alle violenze sessuali è un’educazione religiosa severa e repressiva.

Adesso passiamo agli atteggimenti nei confronti delle donne. Molt studi, condotti sia da ricercatori uomini che donne, indicano come gli uomini che guardano film porno sono significativamente piú tolleranti e rispettosi nei confronti delle donne. Non è distinguibile alcuna correlazione tra l’esposizione degli uomini a materiale pornografico e nessun tipo riconsocibile di comportamento misogeno. Nessuna ricerca ha mai dimostrato una correlazione causa-effetto tra il “consumo” di pornografia e alcun sentimento o atteggiamento malevolo nei confronti delle donne. Qui trovi tante donne che amano fare le porcone, non solo in cam ma anche con incontri dal vivo: 4Club


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Non vi é alcun dubbio che qualcuno possa aver detto di soffrire effetti dannosi a causa dell’esposizione a materiale pornografico; basta leggere molti atti processuali per cause di divorzio per rendersene conto. Ma non esiste alcuna evidenza scientifica che la pornografia sia stata la causa di aclun abuso.

Infine è opportuno dire che non esiste nessuna libertá che sia esente dalla possibilitá di essere fruita nel modo sbagliato. Questo vale tanto per la libertá di consumare alcolici quanto per la libertá di avere figli (vedi il caso di uso strumentale del parto da parte di Nadya Denise Doud-Suleman Gutierrez, negli USA). Ma questo non significa che la libertá della maggioranza della popolazione debba essere limitata per prevenire gli abusi da parte di una minoranza. Quando le persone commettono azioni illegali devono essere sottoposte al giudizio degli organi giuridici preposti e, se dichiarate colpevoli, sottoposte a una pena che faccia da deterrente. Se la pornografia fosse dichiarata illegale, negli Stati Uniti, dove giá esiste un detenuto per ogni 138 residenti , vi sarebbe piú gente in prigione che fuori.
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